L’epidemia di SARS sembrerebbe essere iniziata nella provincia cinese di Guangdong, nel novembre 2002. A seguito dell’iniziale difficoltà nel diagnosticare correttamente la sindrome, nei paesi colpiti si verificò un iniziale timore di massa, indotto anche dalle errate notizie che venivano fornite dai mass media. Mentre in Cina e Vietnam, le autorità faticarono molto nel contenimento dell’epidemia, arrivando ad utilizzare le forze armate, in Canada il virus ebbe un focolaio nella sola città di Toronto. Grazie all’ottimo sistema sanitario e preventivo canadese, gli infetti vennero immediatamente posti in quarantena e curati debellando in poche settimane il virus che causò poche vittime. In Europa, grazie agli scrupolosi controlli nei porti ed aeroporti, il morbo non poté espandersi in quanto i pochi infetti (o sospetti tali) vennero immediatamente posti in quarantena. Tuttavia in Europa si diffusero atteggiamenti di panico verso la malattia. I media parlarono di una nuova pandemia globale, evocando i fantasmi della spagnola e della peste. La pandemia in effetti si verificò 17 anni dopo con il Covid-19 (famiglia SARS) prima nella città di Wuhan e poi in tutto il mondo.