” Ho perso 12 anni di memoria, oggi aiuto i malati di coronavirus ” – P. Piccioni
Se ” il pittore costruisce e il fotografo rivela “ (S.Sontag) sarà facile per voi intuire quanto la nostra esperienza nel ritrarre il Dott.Piccioni è stata toccante. La macchina ha il potere di rivelare, e potremmo cercare di descrivere a parole quello che noi abbiamo visto e sentito, ma lasceremo che siano i suoi ritratti a parlare.
Il mondo al dottor Pierdante Piccioni è sparito per 12 anni, quando si è risvegliato dal coma. Scientificamente, è una semplice lesione della memoria. Nella realtà, quel tempo cancellato ha perduto la vita, come se il ricordo fosse qualcosa di più di una testimonianza della nostra esistenza, ma il battito del nostro cervello, il cuore dei nostri occhi. Noi siamo perché ricordiamo? La verità è che neppure lui lo sa. Dice che è «come se fossi rinato, e tutto quello che so oggi, ma anche tutto quello che vedo, l’ho dovuto reimparare con una fatica immensa, l’ho dovuto ricostruire, ricomporre piano su piano». Era il 31 maggio del 2013, tangenziale di Pavia. Il dottor Pierdante Piccioni, medico al pronto soccorso di Lodi, aveva avuto un malore in macchina e un incidente. Il coma non durò molto. Quando si risvegliò la prima cosa che chiese, riaprendo gli occhi sulla luce e sulle cose, era se avevano avvisato l’ospedale di Crema che quella mattina non sarebbe andato al lavoro. Attorno al suo letto non ci fecero molto caso: «Non c’è bisogno, a Lodi lo sanno che ha avuto un incidente». Ma che c’entra Lodi, disse. E poi chi aveva portato i suoi figli a scuola, se lui era finito lì, in una camera del reparto rianimazione? Nel 2001, quando lavorava a Crema, i suoi figli avevano 8 e 10 anni. Ma adesso erano lì, ed erano due giovanotti con la barba, che studiavano all’Università. Erano quelli i suoi figli? Pierdante Piccioni decide di riprendere la sua vita per i capelli. «Grazie alla mia famiglia e ai miei colleghi dell’Academy of Emergency Medicine and Care mi sono rimesso a studiare. Ho dovuto aggiornarmi, e ritrovare tutto quello che era successo in questo lasso di tempo, anche per il mio lavoro». Ha ricominciato , perché anche se ti cancellano la vita, te la puoi rifare. Se lo vuoi.
Autore di: Meno Dodici (2016) Pronto Soccorso: Storie di un medico Empatico (2017) Colpevole di Amnesia (2020) e In prima linea (2020)