Non c’è niente da fare, quando si parla di Panettone ci ammorbidiamo tutti un po’.
Nato a Milano nel XV secolo, il panettone è diventato il simbolo del Natale per eccellenza.
È nella casa di tutti, è atteso e amato tutto l’anno da bambini e adulti, è ciò che unisce famiglia, amici, anche gli sconosciuti. Ma soprattutto, il panettone ci porta sempre un po’ indietro nel tempo, è legato in maniera unica per ognuno di noi a ricordi, emozioni e sentimenti intorno al Natale – ma non solo.
Potrete quindi ben immaginare la quantità di idee che ci hanno travolto quando siamo stati coinvolti nella creazione dello spot per il panettone dello Chef stellato Claudio Sadler.
Oltre che a raccontare alcune delle fasi del making of del panettone, ci è stato chiesto di creare un concept emozionale intorno a Sadler e al prodotto. Abbiamo lavorato a stretto contatto con lo Chef Sadler per scegliere alcuni dei suoi ricordi personali intorno al Natale, ma anche alcune caratteristiche della sua personalità e approccio alla cucina che avremmo potuto ricreare efficacemente in una serie di comparazioni visive con la realizzazione della ricetta.
Fact: lo sapevate che lo chef Claudio Sadler disegna effettivamente le sue creazioni culinarie prima di realizzarle?
Se vi chiedevate il perché..del vinile Morricone 60? È una chicca, ma volevamo a tutti i costi suggerire in maniera indiretta il 60. Perché il panettone essendo realizzato senza alcun tipo di conservante ha una scadenza di 60 giorni.
Tanto è talmente buono che non vi durerà un pomeriggio. (sì..lo abbiamo assaggiato)
Il video dedicato interamente al making of:
About Chef Claudio Sadler:
Claudio Sadler ha iniziato la sua carriera una trentina di anni fa, quando ha aperto nel 1982 il suo primo ristorante, la “Locanda Vecchia Pavia”. Da allora non ha mai smesso di cucinare; ha ricevuto la sua prima stella Michelin nel 1991 per il ristorante “Osteria di Porta Cicca” a Milano e la seconda nel 2002 per lo stesso ristorante. Preparare del buon cibo per gli altri è segno di grande generosità, una qualità che non manca allo chef, che oltre a gestire diversi ristoranti a Milano, dedica parte del suo tempo a insegnare a giovani cuochi speranzosi le basi del mestiere.
Inoltre, nel 2018 gli è stato conferito il premio “Ambrogino d’Oro”, la massima onorificenza conferita dal Comune di Milano per la sua carriera dedicata al bene comune. Inoltre, dal 2012, è membro dell’associazione “Le Soste” che si occupa di diffondere le eccellenze della cucina italiana nel mondo.